Emozioni nero su bianco
- Aurora Monteforte
- Mar 20, 2021
- 2 min read

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
[Marcel Proust]
Oggi ero per strada, diretta a lavoro, con il mio più caro amico tra le mani che mi accompagnava in un viaggio abbastanza lungo e, con il periodo storico che stiamo vivendo, abbastanza drammatico.
Sono sincera, Roma vuota, senza la calca quotidiana che ti impedisce anche solo di respirare, figuriamoci di godertela, è meravigliosa.
Oggi poi l'aria tersa e frizzante, il cielo azzurro e i ritmi placidi hanno reso questo viaggio, che compio quotidianamente, particolarmente piacevole.
Comunque non era di questo che volevo parlarvi ma una digressione sulla mia bella città era doverosa.
Oggi ero in viaggio verso la mia meta con il naso sul libro che sto leggendo e, in un paragrafo abbastanza topico, mi sono commossa. Una lacrima si è impigliata alla rete delle ciglia, ed è rimasta ferma lì visto che non voleva cadere, forse per paura di aprire una diga che non sarei stata in grado di arginare.
Ho iniziato a riflettere su ciò che stavo leggendo e sul perché mi fossi commossa. Infondo non c'è nulla della mia vita nel romanzo che sto leggendo
(per chi non avesse visto nella Home, sto leggendo "Il quaderno dell'amore perduto" di Valérie Perrin). Normalmente ci si commuove quando si legge di se stessi immersi in quelle righe ed invece oggi mi sono commossa per qualcun'altro. Ho pianto per Heléne e Lucien. Ho pianto per Rose ed Edna. Ho pianto per Justine e Jules, Eugénie e Armand. Mi sono commossa per storie non mie che, nel momento stesso in cui le ho lette, mi sono entrate dentro come un vortice emozionale inarrestabile, un uragano che travolge tutto quello che trova, corpo, cuore e mente.
Ecco, vi ho voluto raccontare di questo momento di straordinaria commozione perché da un lato mi ha turbata ma dall'altro lato ho capito che la magia dei romanzi, di alcuni romanzi, è anche la capacità di donarti delle emozioni tali da sentirle sulla pelle, sentirle dentro di te, sentirle tue al punto da commuoverti ed in quel momento le sensazioni e i sentimenti dei personaggi di cui leggi le storie e le vite diventano tue.
Auguro a tutti voi solo romanzi che vi travolgano al punto di lasciarvi senza fiato, con gli occhi lucidi e l'anima piena di emozioni.
Aurora
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